Alcune piante ed erbe possono avere delle incompatibilità, a parte le intolleranze o allergie, col nostro corpo. Questo elenco è rappresentativo e non esauriente, vuol solo essere una guida per la comprensione ed il corretto uso delle pianti officinali ed erbe. Notizie complete le potrete trovare o presso il vostro erborista di fiducia oppure reperirle in rete o ancora nell’ampia bibliografia in commercio.
- AGLIO: controindicato agli ipotesi, a chi soffre di alcune malattie cardiache, a chi ha tosse e febbre e con le malattie dello stomaco. Da non usare assolutamente se si soffre di emorragie.
- ANSERINA: controindicata ai sofferenti di malattie dello stomaco.
- ASPARAGO: sia i turioni che le radici non devono essere usati dai sofferenti di infiammazioni renali e disuria.
- ASSENZIO: deve essere sempre usato nelle posologie minimali e mai in maniera continuativa nella forma alcoolica, potrebbe dare dipendenza e abbrutimento. Mai usare in gravidanza e allattamento o in presenza di malattie dello stomaco ed intestino.
- BETULLA: I preparati di betulla sono da escludere per le persone allergiche ai salicilati.
- CALAMO: Non indicato in gravidanza.
- CAMOMILLA: la tintura e gli estratti non devono essere presi in gravidanza.
- CANNELLA: assolutamente da non usare in gravidanza.
- CHINA: il semplice è controindicato ai cardiopatici, epilettici, in gravidanza e nell’esaurimento nervoso. Deve essere anche evitato da chi soffre di emorragie.
- CICORIA: controindicata per i sofferenti di malattie dello stomaco.
- CIPOLLA: Non deve essere usata nelle pispepsie e nelle pirosi.
- CORIANDOLO: Controindicato ai gastroenterici e sofferenti di reni. A dosi elevate crea stupore.
- FARFARA: Da non usare in gravidanza.
- FELCE MASCHIO: La tintura eterea non deve essere mai somministrata ai bambini e cardiopatici. L’eventuale purgante, perchè non divenga tossico, sia assolutamente NON oleoso.
- FINOCCHIO: Gli estratti dei semi sono controindicati alle gestanti. In ogni caso non bisogna usare quantità eccessive dei semi pena una possibile tossicità.
- FRANGOLA: La corteccia della pianta deve avere più di un anno di essiccazione, altrimenti potrebbe dare vomito.
- FUCO: le cure a base di alga non sono compatibili con tannino, acido citrico, acido tartarico, caffeina, cocaina, strofantina, enoliti e bismuto. Controindicata per chi ha anomalie alla tiroide.
- FUMARIA: Non usare se ipotesi.
- GENZIANA: Non usare se sofferenti di ipercloridria e di reni.
- GINEPRO: Evitare se gestanti, sofferenti di eccessiva acidità gastrica, se ammalati ai reni.
- GINESTRA: I fiori devono essere usati ancora chiusi. Se aperti potrebbero provocare dolori e disturbi allo stomaco. NOn deve essere usata in gravidanza.
- ISSOPO: Da evitare se sofferenti di nevrastenia e in gravidanza.
- LAVANDA: L’olio essenziale o i preparati alcoolici, potrebbero portare, in eccessive quantità, a prostrazione e abulia.
- LIQUIRIZIA: Assolutamente da evitare per gli ipertesi, dalle donne in gravidanza e dai diabetici.
- MELISSA: A dosi eccessive, sotto forma di alcoolato potrebbe risultare tossica. Da non usare per gli ipotiroidei.
- MELOGRANO: La droga deve essere usata solo se strettamente necessario e nelle dosi terapeutiche. Alti dosaggi potrebbero creare tossicità. Incompatibile col rame, ferro, salicaria e altri semplici.
- NOCE MOSCATA: Non usare in gravidanza e allattamento.
- PASSIFLORA: Controindicata negli ipotesi, mai usare in dose elevate.
- PATATA: Le foglie della pianta devono essere usate sempre a bassi dosaggi, i frutti sono velenosi.
- PERVINCA: Il semplice deve essere escluso alla donna durante l’allattamento.
- PINO: I preparati a base della pianta devono essere evitati dai sofferenti di reni, potrebbero provocare broncospasmi.
- PIOPPO: La droga da non usare in presenza di allergia a salicilati.
- PREZZEMOLO: La pianta aromatica deve essere usata con attenzione e in dosaggi minuti durante gravidanza e allattamento.
- PRIMULA: L’uso delle foglie come medicamento o cibo deve essere usato con attenzione. Potrebbe provocare dolori e disturbi intestinali.
- ROSMARINO: L’oleolito concentrato e controindicato in gravidanza.
- SALICE: Da non usare se allergici ai salicilati.
- SALVIA: Controindicata alle gestanti e alle mamme che allattano, oltre che agli ipertesi.
- SAMBUCO: I frutti e le foglie ad alti dosaggi sono tossici. Da evitare assolutamente il sambuco ebbio o ebulo.
- SAPONARIA: Per la ricchezza in saponine, l’uso di questa pianta deve essere valutato con attenzione. Dosaggi errati potrebbero portare a scariche diarroiche, vomito, convulsioni e avvelenamento.
- SPINACIO: Da evitare per i sofferenti di litiasi renale.
- TARASSACO: Da usare con attenzione dai sofferenti di litiasi biliare.
- TIMO: Eccezionale droga da usare per tempi brevi e bassi dosaggi. Potrebbe altrimenti provocare ematuria, apnea, abbassamento della temperatura.
- VALERIANA: I preparati sono da escludere se ipotesi. In ogni caso non deve mai durare troppo a lungo la somministrazione perchè potrebbe provocare dipendenza.
- VISCHIO: Ad alti dosaggi è tossico, comunque non indicato agli ipotesi.
CIT: 1000 rimedi per curarsi con la natura.
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